Pillole di benessere
In tema di valutazione a scuola…
Ci tengo a chiarire un punto: a scuola, la valutazione è un diritto assoluto e inequivocabile di ogni alunno, che deve poter conoscere i suoi progressi e lo stato della sua crescita.
Ciò che io e molti altri pedagogisti diciamo da anni non riguarda l’abbandono della valutazione in quanto tale ma la modalità con cui essa viene effettuata: l’uso dei voti numerici è una pratica puramente inerziale, uno strascico del passato che non ha alcuna base scientifica.
Una giusta modalità di valutazione, come ci insegna anche Maria Montessori, deve superare la cristallizzazione e la misteriosità che i numeri generano. Un 4 come un 8 sono fotografie di un momento che non tengono conto del percorso e che non spiegano assolutamente nulla. Con uno strumento inerte e muto viene valutata una situazione che è plastica e mobile, creando quindi un cortocircuito di cui fanno le spese gli alunni.
Come affermano praticamente tutti i pedagogisti, servono metodi di valutazione parlanti, in grado di specificare cosa l’alunno ha imparato e cosa deve migliorare nel suo percorso di apprendimento.
Io credo che la valutazione evolutiva possa essere una soluzione, uno strumento in grado di valutare i progressi e non gli errori, la capacità di progredire rispetto a un punto di partenza piuttosto che la registrazione comparativa delle performance tra i vari alunni.
Infine, sfatiamo un mito: la valutazione evolutiva non porta pigrizia ma, anzi, è uno dei migliori metodi per evitarla perché costringe tutti a tirar fuori il meglio di sé, a progredire, a dare il massimo senza accontentarsi di aver raggiungo un certo numero. La valutazione evolutiva permette una valutazione rigorosa, efficace, evitando che alcuni alunni vivano di rendita e incoraggiando i miglioramenti reali.
Daniele Novara


La relazione è una condizione di esistenza, è la caratteristica principale dell’essere uomo nel mondo.
E mi piace molto che addirittura dalla biologia comincino ad emergere dei dati che la sostengono: il professor Rizzolatti, fisiologo di Parma, ha mostrato che esistono i neuroni specchio e mentre io mi avvicino a uno di voi si attivano per cercare di mettermi in sintonia con voi.
Esistono neuroni nel nostro cervello che non riguardano l’io, ma il noi e che non si attivano se non c’è la relazione, che è una condizione fondamentale per vivere.
Fragilità nella famiglia La fragilità comincia a coniugare io e tu, a formare il più piccolo tra i noi, la coppia, ma c’è una fragilità che si allarga nella famiglia, che ha aperto la porta della fragilità nella famiglia.
Molte famiglie sono rovinate dal potere, e da una male intesa posizione dei ruoli che vengono visti gerarchicamente e non come modalità di esercizio della propria fragilità, che vuol dire io ho bisogno di te.
Questo è il nocciolo principale del grande tema della famiglia. La famiglia come una piccola orchestra, un trio, un quartetto d’archi dove ciascuno deve sapere suonare bene uno strumento, il violino, la viola, il contrabbasso, ma per far sortire una sonata, per realizzare la composizione che è scritta nella partitura dal compositore, serve che quegli strumenti si mettano insieme e siano armonizzati.
Occorre che ogni orchestrale conosca perfettamente lo strumento che suona, che sappia tirare fuori una grande varietà di suoni, ma la famiglia la si valuta dall’insieme, non si identifica con il violino, ma nell’insieme: bisogna che appena termina il violino, entri subito, in sintonia o in contrappunto, la viola. Il violino in un trio di Mozart ha bisogno della viola.
La sonata che è stata programmata, che è stata composta ha bisogno di tutti e tre i suonatori.
Non c’è appiattimento nell’insieme, bisogna che gli strumenti rendano al massimo,però è la loro integrazione a caratterizzare la famiglia.
E la famiglia è tenuta insieme dalla fragilità.
Prof. Vittorino Andreoli

I Valori sono tutto ciò che ci guida e ci orienta nella vita..sono le direzioni che vogliamo prendere, le cose importanti che sentiamo e riconosciamo, ciò che restituisce senso e interezza alla persona.
Per questo è fondamentale ricordarci che i Valori sono il collante e la base su cui si costruiscono le relazioni.

L’ONDA DEL RESPIRO CALMANTE
Sequenza sul Respiro e Benessere
(dott.ssa Ilenia Andreolli)